Geschwind e Behan (1982) avanzarono l’idea secondo cui ad un determinato momento della maturazione prenatale del cervello, livelli eccessivi di ormone fetale maschile, ad esempio testosterone, potessero causare un rallentamento nello sviluppo dell’emisfero cerebrale sinistro rispetto all’emisfero destro, in una regione nota come planum temporale, parte della superficie superiore del lobo temporale. L’omologa regione del lato destro si svilupperebbe, conseguentemente, in misura maggiore per poter compensare la minor crescita dell’altro lato e, considerando che il lato sinistro è di norma più grande del destro (Geschwind & Levitsky, 1968), l’eccesso di testosterone porterebbe ad una sostanziale congruenza dei due lati riducendo l’asimmetria; conseguentemente la minor grandezza dell’emisfero sinistro condurrebbe ad una maggior probabilità di disturbi del linguaggio ed al mancinismo.
La teoria venne sviluppata sulla base di numerosi documenti (Geschwind & Galaburda, 1987) in cui elevati livelli di testosterone fetale vennero associati non con il mancinismo in sé e per sé, ma con “la dominanza anomala”, ovvero spostamenti nella lateralizzazione (cerebrale o manuale) non conformi ai tipici standard della lateralizzazione sinistra per il linguaggio, della preferenza manuale destra, oppure entrambe. La teoria fornisce dati unicamente sugli scarti rispetto allo schema standard della lateralizzazione. Un tentativo di formalizzare i più rilevanti postulati della teoria di Geschwind-Behan-Galaburda (GBG) venne fatto da McManus e Bryden (1991) ed una valutazione delle prove scientifiche a favore venne pubblicata da parte di Bryden e colleghi (1994). Un indiretto supporto alle ipotesi di GBG viene anche dalla ricerca effettuata con soggetti le cui madri nel corso della gestazione hanno preso una sostanza chiamata DES al fine di prevenire l’aborto spontaneo. Geschwind e
Galaburda indicarono che questa sostanza può essere paragonabile al testosterone per via del modo di operare di entrambi nei confronti del sistema nervoso centrale. In seguito Schacter (1994) constatò che in 77 figlie di donne alle quali era stato somministrato del DES, la distribuzione della dominanza si modificò passando da fortemente a moderatamente destrosa. Per continuare, l’Iperplasia surrenale congenita (CAH) è un disturbo genetico in cui i livelli di ormone maschile sono maggiormente elevati; rapporti scientifici relativi a donne affette da CAH mostrarono una maggior inclinazione per il mancinismo oppure per un mix tra le due mani (Hass e Co., 1987) ed i bambini mostrano, ancor più frequentemente, schemi atipici di asimmetria del planum temporale (Plante e Co., 1996), in linea con l’ipotesi GBG. Tuttavia non è stata possibile evidenziare alcuna differenza in termini di dominanza manuale (o lateralizzazione cerebrale) tra partecipanti affetti da CAH e quelli non affetti.
Solo dopo 10 anni avvenne il primo test diretto sul principale postulato dell’ipotesi GBG. Grimshaw e colleghi (1995) rilevarono livelli di testosterone amniotico, misurati alla sedicesima settimana di gestazione, al fine di predire la dominanza manuale nelle bambine nonché la lateralizzazione del linguaggio (valutata per mezzo dell’ascolto dicotico) nei ragazzi all’età di 10 anni. Tuttavia i risultati si dimostrarono andare nel verso opposto rispetto all’ipotesi GBG e maggiori livelli di testosterone nell’età prenatale vennero associati ad una dominanza destra preponderante nonché ad una lateralizzazione del linguaggio maggiore verso sinistra. Tuttavia, le teorie genetiche ed ormonali circa la lateralizzazione cerebrale e la dominanza manuale non sono necessariamente incompatibili, potrebbero, al contrario, risultare complementari: l’ipotesi GBG non va in conflitto con l’osservazione secondo cui l’intensità della lateralizzazione verso la mano preferita sia associata alla variazione della sola abilità della mano non privilegiata.
Resta comunque il fatto che la teoria non spiega perché la maggior parte della popolazione sia destrimane.