Andare dallo Psicologo durante il periodo della gravidanza e per affrontare la maternità può sembrare un'eventualità rara ma, al contrario, è altamente frequente. Questo avviene perché mentre nell’immaginario collettivo la maternità è ricollegata solo ad emozioni di gioia, in realtà i sentimenti e le emozioni che si provano in questa fase della vita sono variegati e spesso sono tutt’altro che ricollegabili ai luoghi comuni: paura, fatica, senso di colpa e di inadeguatezza sono solo alcuni tra i principali vissuti emotivi che invadono la neo-mamma. Innanzitutto è bene sapere che il tutto è assolutamente naturale, spesso nei momenti di confidenza si sentono le neo-mamme chiedersi “Sono una cattiva madre se sono terrorizzata?”, “Sono malata se penso che non ce la farò mai?”, “C’è qualcosa che non va in me se a volte provo rabbia o disperazione?”… Le risposte a queste domande sono NO, NO e ancora NO. La parola chiave, alla base di gravidanza e maternità è “cambiamento” e quando si vive un cambiamento è naturale provare paura. 

 

I PRINCIPALI CAMBIAMENTI DA AFFRONTARE

Che la gravidanza sia attesa o inaspettata, che sia arrivata nel momento giusto o in quello sbagliato, che si abbia un partner stabile o meno… In ogni caso, i cambiamenti da affrontare sono numerosi e le paure fanno parte del vissuto interiore della donna. Tra i cambiamenti principali troviamo:


    1. Il corpo che cambia: l’immagine corporea che si modifica, l’aumento di peso conseguente e le difficoltà motorie quotidiane che insorgono soprattutto negli ultimi mesi, non solo alcuni dei cambiamenti fisici che la donna si trova ad affrontare. 

    2. Le abitudini si modificano: quando il bambino ancora non c’è, tutto ruota già intorno a lui… Quando il bambino arriva ogni azione è in funzione del suo accudimento.

    3. La ridefinizione del rapporto di coppia: il rapporto a due diventa improvvisamente un rapporto a tre, il terzo elemento si impone all’interno della coppia come un uragano e richiede tutte le attenzioni del caso. Per un periodo di tempo più o meno lungo la coppia passerà in secondo piano.

    4. La realtà lavorativa: ogni situazione è unica e caratterizzata da specifiche peculiarità ma, quando si diventa madri, il lavoro (o il "non-lavoro") sono elementi da prendere in considerazione. 

    5. Il passaggio dall’essere figlia all’essere madre: diventando madre il proprio status e la propria identità si modificano, spesso questa fase di cambiamento è caratterizzata dall’affiorare di ricordi della propria infanzia e da una rivisitazione del rapporto con la propria madre e del suo ruolo di mamma. Il paragone con il rapporto avuto in passato diventa sovente fonte di dubbi, paure ed insicurezze, la neo-mamma per certi aspetti spera di replicare le modalità relazionali della madre, per altri non vuole ripetere gli stessi errori, “non voglio diventare come lei” è una frase che lo Psicologo sente ripetere spesso, durante le sedute.


LA PAURA DI ESSERE MADRE

Analizzando tutti questi cambiamenti, che avvengono sia a livello fisico che psicologico, ci si rende conto di come gravidanza e maternità siano eventi di enorme portata nella vita di una donna. Purtroppo, quasi sempre il supporto che arriva alle mamme e neo-mamme si riduce a consigli, suggerimenti e “istruzioni per l’uso” sugli aspetti pratici, come allattamento, pannolini, pappette, svezzamento ecc. L’aspetto psicologico passa in secondo piano o viene addirittura ignorato, con il risultato finale che ogni mamma che provi una qualche emozione diversa dalla gioia o viva un qualche momento di scoramento si senta l’unica al mondo, quella diversa, quella sbagliata. Precarietà emotiva, paura di non essere all’altezza del ruolo, emozioni contrastanti e paura di “diventare come la propria madre” sono all’ordine del giorno per le neo-mamme, ammettiamolo e sfatiamo questo mito della mamma “wonder woman”, mai stanca e sempre sicura di sé… Restituiamo ad ogni madre il diritto a sentirsi inadeguata senza vergognarsene o doverne fare un tabù!


IMPORTANZA DEL SUPPORTO PSICOLOGICO

Ricorrere al sostegno psicologico è tutt’altro che infrequente in queste fasi della vita, i motivi che portano mamme e neo-mamme nello studio dello Psicologo possono essere anche molto diversi tra loro ma il comune denominatore è sempre uno: madri non si nasce, si diventa. Ed è una transizione e un eterno mutamento che accompagnerà la donna per tutta la vita, in ogni fase di crescita del figlio.


Lo Psicologo prenderà in carico il vissuto della neo-mamma a 360 gradi e si occuperà di offrire alla paziente il sostestegno ed il supporto necessari a lavorare sugli aspetti focali: nello studio verranno contestualizzate, comprese e contrastate le paure principali, ci si occuperà di fornire alla neo-mamma gli strumenti per poter fronteggiare le difficoltà e i cambiamenti tipici di queste fasi di transizione e si accompagneranno i partner in questo percorso, per aiutarli a non dimenticarsi di essere, prima di tutto, coppia.


Diventare madri è un'esperienza unica e meravigliosa, viverla mettendo al centro del proprio vissuto le paure e le difficoltà è un'eventualità frequente, il cui rischio è quello di perdere di vista la magnificenza di un periodo tanto importante. Le paure sono parte imprescindibile di questo percorso complesso ma è importante sapergli dare la giusta collocazione: devono viaggiare al nostro fianco, per consigliarci e per indirizzare il nostro cammino, ma non vanno mai messe davanti a noi e alla nostra vista, per non ritrovarci a vedere solo quelle e a perdere di vista la meraviglia di una nuova vita che germoglia.

 

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