Quando uno Psicologo accompagna un paziente nel chiudere i cicli della sua vita, si troverà a lavorare su più fronti, con modalità anche molto diverse tra loro: la ristrutturazione cognitiva sarà affiancata dal supporto emotivo e dall’ascolto, le quali saranno accompagnate, a loro volta, da un lavoro tangibile sui contesti di vita e sull’agire concreto.
La multifattorialità del percorso è data da un elemento base: chiudere i capitoli è difficile e spesso doloroso (quanto necessario).
I percorsi che si realizzano nello studio dello Psicologo sono complessi e strutturati, ma ci sono alcuni passaggi chiave che può essere utile sapere anche al di fuori di percorsi svolti con i professionisti della salute mentale:
- Accettare il dolore. Soffrire quando si lascia andare qualcosa è naturale. Il passato fa parte di noi, ci ha reso ciò che siamo oggi e chiudere una o più porte col passato provocherà sempre una dose di dolore. Tendiamo a non accettare la sofferenza, la rifuggiamo con tutte le nostre forze, ma essa è parte dei processi di cambiamento e di apprendimento umano e, in questi, ha un valore assolutamente positivo ed adattivo.
- Cercare di vivere il più possibile nel “qui ed ora”. Questo è un passaggio tanto difficile quanto utile: in un momento di passaggio portare la mente al passato genera tristezza mentre portarla al futuro genera ansia e preoccupazione. In queste fasi non si è stabili sul terreno, il piede appoggiato sul passato è già stato alzato ma quello che si appoggerà sul futuro non tocca ancora il terreno… Vivere il “qui ed ora” significa accettare questa consapevolezza e “volare”, nell’incertezza dell’oggi, senza dimenticare che la fase di incertezza è comunque temporanea.
- Mollare il controllo. La mente umana ha bisogno di controllo, sente la necessità di poter prevedere e controllare ogni cosa. Questa ambizione è sempre illusoria, la vita è per sua natura imprevedibile, ma nelle fasi di passaggio e pulizia, nelle quali si chiudono dei cicli, è impensabile pensare di percepire la tranquillità data dalla sensazione di avere il controllo della situazione. Accettate la scomoda sensazione di incertezza. Potrebbe rivelarsi un insegnamento utile imparare a “mollare gli ormeggi”.
- Concedersi di non essere perfetti. In queste fasi della vita si subisce sempre una qualche dose di stess. Concedetevi l’errore, la stanchezza, il bisogno di fermarvi. Concedetevi di viziarvi e coccolarvi un po’ di più. Concedetevi di provare emozioni negative… Concedetevi di non essere perfetti.
La vita è una prova costante e vivere imparando ad accettare e a gestire i cambiamenti è un ottimo allenamento nella ricerca della felicità.
Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere anche gli articoli: L’IMPORTANZA DI CHIUDERE I CICLI e CHIUDERE I CICLI - IL MITO DELL'AQUILA
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