Lo Psicologo può rivelarsi un ottimo alleato se si vuole vincere il senso di colpa. Negli articoli precedenti abbiamo analizzato nel dettaglio origine, caratteristiche ed effetti negativi del senso di colpa. Cerchiamo ora di capire come lo si può contrastare, per non sentirsi più vittime.
Se vi sentite effettivamente sopraffatti da questo sentimento e sentite la necessità di intraprendere un vero e proprio percorso di sostegno psicologico, non esitate a farlo. Quelli che elencherò ora sono solo alcuni tra i principali strumenti “fai da te” per contrastare questo ospite indesiderato, sono strategie da mettere in pratica per migliorare il vostro sentire e farvi sentire meno schiacciati ma potrebbero non essere sufficienti a vincere definitivamente gli effetti negativi del senso di colpa patologico e potrebbero essere molto difficili da mettere in pratica senza un professionista che vi accompagni e che vi instradi nel percorso.
- Impara a dire NO e ad alleggerire il peso di questo NO. Voler bene a qualcuno non significa tacere e accondiscendere ad ogni richiesta. Chiediti che cosa vuoi tu, che cosa ti fa stare bene, di cosa senti il bisogno e rispondi alle richieste in base al tuo sentire. Vi svelo un segreto: i “no” non fanno crollare il mondo ed è raro che rovinino i rapporti, al contrario, daranno di noi un’immagine decisamente migliore, sia agli altri che a noi stessi e alla nostra autostima.
- Rompi gli schemi: se sei vittima del senso di colpa, molto probabilmente avrai abituato le persone ad approfittarsene e ad aspettarsi di tutto da te. Preparati ad uscire da questo circolo vizioso, preparati a disabituarli e a creare nuovi equilibri, che pesino meno sulla tua testa.
- Accettati, perché anche gli altri possano accettarti così come sei, con tutte le tue meravigliose imperfezioni.
- Sii consapevole che il senso di colpa non migliora le cose, non aggiusterà le situazioni e non farà stare meglio né te, né gli altri. Prova a stilare una lista di cose per le quali ti senti in colpa e dai ad ognuna di queste un punteggio da 1 a 10 su quanto effettivamente ti fa sentire colpevole ognuna. Poi fermati un attimo a riflettere e renditi conto che, a prescindere dal fatto che i tuoi punteggi siano tutti pari a 1, 10 o anche 1000, il presente resta identico, immutato. Il senso di colpa non cambierà i fatti.
- Impara a valutare in anticipo le conseguenze delle tue azioni, questo non solo ti proteggerà da potenziali sensi di colpa, ma ti insegnerà a capire sempre meglio quali azioni sono compatibili con il sentirti in colpa e quali invece generano sensi di colpa immotivati e assurdi.
- Impara a tollerare il disappunto degli altri. Inizia a metterti in gioco in questo: inizia a dire qualcosa che pensi e che sai non verrà apprezzato, fatti una vacanza da solo affrontando il disappunto di chi non è d’accordo, contesta un servizio che hai pagato e che non hai gradito…. Inizia a sperimentare concretamente che “non si muore di disappunto altrui”!
- E soprattutto, come abbiamo già visto in altri articoli, non ti dimenticare mai che non sei responsabile della felicità altrui, non puoi mettere ogni persona sulle tue spalle, attribuisciti solo le responsabilità che sono effettivamente tue.
Il senso di colpa attanaglia e colpisce la parte più intima della persona, non a caso è un sentimento che si percepisce anche fisicamente, spesso e volentieri con lo stomaco che si stringe o con il cuore che accelera. E’ un sentimento che non va eliminato, come abbiamo visto ha anche un suo ruolo funzionale e adattivo, ma è importante che venga vissuto in giusta dose, in giusto equilibrio e per motivi compatibili con questo sentimento. Quando prende il sopravvento e ci rende vittime, è importante contrastarlo, per liberarsene. Il senso di colpa è pesante, per sua natura, e dall’altra parte del senso di colpa c’è la leggerezza, sensazione decisamente più piacevole.
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